Studio Legale Avv. Paola Maddalena Ferrari

Lavoro nello studio medico. Dispositivi obbligatori anche dopo il vaccino

L’istituto superiore di sanità  ha pubblicato il Rapporto ISS COVID-19 n. 4/2021, con indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19.

  • Tutti i lavoratori, inclusi gli operatori sanitari, devono:
  • continuare a utilizzare rigorosamente i dispositivi medici prescritti
  • l’igiene delle mani
  • il distanziamento fisico e le altre precauzioni secondo la valutazione del rischio
  • indipendentemente dallo stato di vaccinazione e aderire a eventuali programmi di screening dell’infezione.

È noto che i vaccini anti-COVID-19 riducono significativamente la probabilità di sviluppare la malattia clinicamente sintomatica, afferma il documento, ma l’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che “nessun vaccino anti-COVID-19 conferisce un livello di protezione del 100%, la durata della protezione vaccinale non è ancora stata stabilita, la risposta protettiva al vaccino può variare da individuo a individuo e, al momento, non è noto se i vaccini impediscano completamente la trasmissione di SARS-CoV-2 (infezioni asintomatiche).

Quindi, seppur diminuito, non è possibile al momento escludere un rischio di contagio anche in coloro che sono stati vaccinati.

Questo è coerente con quanto ribadito dall’ECDC che riporta come, al momento, non vi siano prove sufficienti dell’effetto della vaccinazione sull’infezione asintomatica, e, quindi, sulla possibilità di trasmissione del virus da parte di soggetti vaccinati.

I lavoratori/operatori sanitari nonostante siano stati sottoposti a vaccinazione devono essere considerati potenzialmente in grado di infettarsi con SARSCoV-2 e di trasmettere il virus ad altri.